Grazie al nuovo dilatometro a doppio raggio, i ceramici hanno la possibilità di seguire il comportamento del campione durante il ciclo termico senza interferire nel processo. L’utilizzo di questo strumento permette di superare molti dei limiti della dilatometria classica: ♦Studio dei materiali incoerenti come, per esempio, l’espansione e la contrazione dello smalto applicato sulla superficie di pezzi ceramici oppure il comportamento incoerente di flit granulari; ♦Studio di materiali rammolliti come, per esempio, il comportamento di un vetro al di sopra della propria temperatura di transizione, quando la tensione superficiale inizia ad agire sulle estremità del campione e ne riduce le dimensioni; ♦Studio della cinetica di sinterizzazione: studio della relazione tra il tempo e la temperatura in un processo di sinterizzazione; ♦Studio di campioni estremamente sottili come, per esempio, substrati per colata su nastro per i quali possono essere studiati l’espansione e la sinterizzazione.
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